Comunicato della Capogruppo VERITAS: L'incendio a Ecoricicli di Fusina non ha a che fare con "attività illegali"
Gestione, raccolta, selezione e recupero di rifiuti da raccolta differenziata
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Comunicato della Capogruppo VERITAS: L'incendio a Ecoricicli di Fusina non ha a che fare con "attività illegali"

ECO-RICICLI VERITAS si associa al comunicato della capogruppo riportato qui di seguito:

L’articolo pubblicato il 7 luglio 2017 da Il Fatto Quotidiano (Ecco il grande business dei rifiuti che bruciano), contiene pesanti e lesive allusioni nei confronti di Veritas, pur comprendendo la necessità di tenere alta l’attenzione sulle storture e le degenerazioni di un mondo particolare e difficile, qual è quello dei rifiuti.
Veritas è la società interamente pubblica (di proprietà dei 44 Comuni dell’area metropolitana di Venezia e di 7 della provincia di Treviso) che gestisce l’igiene urbana e il servizio idrico integrato nel territorio dei Comuni soci. Sui tratta di un’area molto vasta e popolata, tra l’altro frequentata ogni anno da circa 40 milioni di turisti.
Mercoledì 7 giugno un incendio, sviluppatosi per cause che al momento sembrano accidentali, ha distrutto il capannone della società Ecoricicli (controllata da Veritas) dove venivano trattati esclusivamente rifiuti ingombranti, soprattutto mobili, materassi, legno. Le fiamme sono divampate in seguito all’uscita di un residuo incandescente dal trituratore, che stava sminuzzando materassi e legno. A causa della presenza di materiali infiammabili l’incendio si è velocemente esteso a tutto il capannone, nonostante il tempestivo intervento delle squadre di sicurezza e l'attivazione dell’impianto antincendio, funzionante e adeguato, dal momento che l’impianto era stato inaugurato lo scorso dicembre.
La struttura era in grado di trattare 28.800 tonnellate di ingombranti all’anno, recuperando dagli ingombranti materiali riutilizzabili da inviare poi al riciclaggio. Nulla a che vedere, dunque, con il multimateriale citato nell’articolo. Il capannone, soprattutto per ragioni di sicurezza, si trovava infatti a centinaia di metri di distanza dagli impianti che separano vetro plastica e metalli e che non stati minimamente interessati dall’incendio, tanto che il giorno dopo hanno ripreso a funzionare regolarmente.
Questo incendio non è quindi servito – come maliziosamente suppone l’estensore dell’articolo – a risolvere situazioni o attività illegali. Anzi, la decisione di Veritas di portare al proprio interno l’intera gestione dei rifiuti ingombranti va esattamente nel senso opposto: è stata presa per dare al servizio la continuità e le garanzie che spesso i privati non sono in grado di assicurare completamente. Quanto poi alle conseguenze dell’incendio sull’ambiente e la salute dei cittadini, meno di tre ore dopo l’avvio del rogo, Arpa Veneto aveva comunicato che le rilevazioni sulla qualità dell'aria non evidenziavano pericoli per la popolazione, quindi non erano necessarie particolari precauzioni. La stessa valutazione è stata ripetuta anche nei giorni successivi.